Olivicoltura

APPROFONDIMENTO

 

In Friuli Venezia Giulia ci sono poco più di 600 ettari coltivati a olivo, di cui 450 in piena produzione. Si registra inoltre una crescita della coltura di circa 30 - 40 ettari all'anno.

Sono circa 800 le aziende interessate alla coltivazione dell’olivo, in genere di piccole dimensioni (50 – 100 piante) per una produzione a uso famigliare, con alcune invece più grandi di 10 e di 18 ettari.

Soltanto una decina di aziende ha adottato il metodo biologico che interessa circa 30 ettari regionali. Tutte le altre utilizzano il metodo integrato.
L’olivo, in regione è coltivato prevalentemente in collina, anche se negli ultimi anni si sta diffondendo anche nella pianura friulana. I migliori risultati con meno rischi, dati soprattutto dal freddo, si ottengono negli appezzamenti delle colline di Muggia, di San Dorligo della Valle, nella zona del Collio, in quella dei Colli Orientali, sulle colline moreniche di San Daniele del Friuli e nella Pedemontana pordenonese.

I frantoi regionali autorizzati per molire le olive per conto terzi sono due a Trieste, di cui uno molto grande (lavora 20-25 q.li/ora) e tre in provincia di Udine. A Pordenone non ci sono frantoi e quindi le olive vengono portate generalmente a molire in uno stabilimento di Cappella Maggiore (TV).
Oltre a questi si rileva una ventina di frantoi di proprietà aziendale.
In Friuli Venezia Giulia le aziende che confezionano e vendono le bottiglie di olio extravergine di oliva sono circa sessanta.

Negli ultimi due anni la produzione di olive e di olio ha avuto un andamento alterno. Nel 2016 sono stati prodotti circa 15/16.000 q.li di olive pari a 2.000 q.li di olio (tutto di categoria extravergine di oliva) e nel 2017 abbiamo avuto una produzione di 10.000 q.li di olive pari a 1.200 q.li di olio. Questo divario fra le due ultime annate è stato determinato da più fattori (l’olivo tra l’altro, già di suo tende ad alternare la produzione ad annate di "carica" che corrispondono di solito ad annate di "scarica"): l'inverno rigido e la siccità. Infatti nel 2017 c'è stato un inverno particolarmente freddo (temperature minime arrivate anche a 14 gradi sotto lo zero) e la siccità, invernale e primaverile, è stata la causa maggiore di stress per le piante, provocando una mancata allegagione della seppur abbondante fioritura.
Questa alternanza di produzione si è manifestata soprattutto in alcune aree della regione più esposte al freddo (stranamente anche le più siccitose nei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile del 2017).
A riprova di questo, dei 10.000 q.li di olive prodotte nel 2017, 8.000 q.li sono state raccolte nella sola provincia di Trieste che notoriamente ha un clima più mite.
Anche questa ultima fredda primavera  del 2018, ha creato non poca preoccupazione fra gli agricoltori, ma il freddo è stato meno forte e per un periodo più breve.

L’olio prodotto in regione è per il 95% di categoria extravergine di oliva alla fonte, indicativo del fatto che gli olivicoltori della regione hanno un’ottima preparazione tecnica e professionalità.
Si aggiunga che il 50% dell’olio prodotto è destinato al consumo famigliare, mentre il resto è commercializzato, confezionato e venduto sia direttamente in azienda (per la maggior parte), che tramite rappresentanti (di solito gli stessi del settore vinicolo) in Italia ma anche all’estero (Gran Bretagna, USA, nel resto d'Europa sino all'Estremo Oriente).

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