· David, quale valore aggiunto dà il Friuli Venezia Giulia alla sua azienda?
La nostra latteria è nata circa 11 anni fa con un obiettivo ben preciso: ripercorrere le antiche tradizioni casearie del nostro Friuli, in particolare della Carnia. Ciò significa guardare al passato non in maniera nostalgica, ma in maniera critica traendo consigli dal meglio della tradizione della nostra regione. Così possiamo cercare di migliorare ciò che è stato fatto fino ad ora, guardando all’innovazione per perfezionare i nostri prodotti e mettendo sempre la qualità davanti a tutto.
· Cosa vi aspettate dal futuro? Cosa servirebbe al settore agroalimentare FVG per crescere ancora?
Riallacciandomi alla domanda precedente, il nostro futuro sarà una continua ricerca. Ricerca della qualità, del prodotto sano e sostenibile e, non ultimo, la variabilità della proposta. Cosi facendo la nostra piccola realtà continuerà a crescere, producendo formaggi sempre più buoni e alla portata di tutti.
Il settore agroalimentare (in FVG, ma non solo) purtroppo sta vivendo un momento difficile: molte aziende agricole chiudono, così come anche molte stalle. Per crescere è fondamentale la sinergia tra i comparti, il buon rapporto tra produttore di latte e caseificio. In parole povere: per fare un buon formaggio, ci vuole un buon latte.
Ora più che mai il mercato richiede qualità e, pertanto, bisogna dare un giusto valore al prodotto finito, cosicchè tutta la filiera abbia i margini adeguati per poter continuare a sostenersi.
· Che peso ha/che valore apporta la montagna friulana nella produzione dei vostri formaggi? Cosa significa avere un’attività nella zona montana al giorno d’oggi?
I nostri formaggi hanno il “sapore della montagna”. E non sarebbero cosi se si decidesse di spostare la produzione in pianura. Lavorare in montagna è difficile a volte, ma tutto lo sforzo viene ripagato poi dalla soddisfazione. In un momento in cui la percentuale dello spopolamento in montagna è ai massimi storici, nel nostro piccolo contribuiamo a mantenere dei posti di lavoro nella nostra zona. Infatti, i nostri dipendenti abitano in un raggio di 10-15 km dal caseificio e potrebbero anche venire a lavoro in bicicletta se non ci fosse tutta quella salita!