Elia e i figli Daniele e Valter hanno sempre lavorato la terra con passione e spirito imprenditoriale. Negli anni 80 decidono di concentrare le loro forze sull’attività di coltivazione e cura dei vigneti per conto terzi, reinvestendo gli utili nell’acquisto di terreni. Nel 1997 nasce così Weldan e dai 4 ettari iniziali arriva ai 190 ettari di oggi, parte in affitto e parte di proprietà.
Fin da subito il loro modo di fare agricoltura si avvale di un’innovazione tecnologica molto spinta. Nel 2018 l’azienda matura la decisione di convertire tutti i vigneti ad agricoltura biologica: a partire dalla vendemmia del 2023 l’intera superficie aziendale coltivata potrà vantare una produzione biologica certificata. Una scelta etica, per guardare in modo più green al futuro. L’esperienza di contoterzismo nell’impianto dei vigneti è stata importantissima, così come l’approccio ad una agricoltura 4.0 sin dalle origini, quasi 30 anni fa. Le attività iniziali si sono concentrate tra Veneto Orientale e Friuli Occidentale, approfondendo le capacità imprenditoriali e la dedizione al lavoro tipici di questi territori. Ancora oggi la tecnologia viene usata per ottimizzare la lavorazione a vantaggio del prodotto finale e dell’ambiente. Il biologico presuppone un’attenzione all’intera filiera produttiva, solo così il prodotto premia ed esalta le differenze rispetto ad un’uva e una bottiglia da agricoltura convenzionale. Su queste basi nascono le bottiglie a brand Mr. Bio e la linea di vini biologici genuini e sostenibili, nell’originale bottiglia in vetro con il braccialetto.