CORONAVIRUS: PRECAUZIONI IN CUCINA


venerdì 6 marzo 2020
Agrifood FVG

CORONAVIRUS: PRECAUZIONI IN CUCINA

Alcuni spunti da tenere in mente nella preparazione degli alimenti nelle nostre case

Da martedì 10 marzo la morsa si stringe e entra in vigore un decreto ancora più severo per tutti gli italiani. Le richieste avanzate dal Primo Ministro Conte sono quelle di restare a casa il più possibile, per evitare il dilagarsi del virus.
Se il tempo trascorso nelle nostre abitazioni aumenta, anche le nostre cucine saranno più sfruttate. A questo proposito, Antonello Paparella, professore di Microbiologia alimentare all’università di Teramo, ha rilasciato in un'intervista a il quotidiano Il Fatto Alimentare alcuni consigli per il cibo che mangiamo e cuciniamo.

Le precauzioni da prendere in cucina riguardano in particolare i cibi crudi, che il professore consiglia vivamente di evitare in questo periodo. "Nonostante i virus che causano malattie respiratorie come il Covid-19 non si trasmettano solitamente per via alimentare, non sappiamo ancora quanto persista questo virus nell’ambiente e sulle superfici" ha affermato Paparella. Pertanto, in attesa di saperne di più, l’OMS, in un rapporto pubblicato lo scorso 21 febbraio, raccomanda, in via precauzionale, di evitare il consumo di alimenti crudi o poco cotti di origine animale – carne, pesce, uova e latte – e di manipolarli con attenzione. 

Questo significa – argomenta Paparella – tenere separati gli alimenti cotti e crudi durante la conservazione: in frigorifero la verdura deve restare nel suo cassetto, carne e pesce crudi in contenitori a tenuta e gli alimenti cotti in recipienti coperti. Senza dimenticare di usare, dopo la cottura, utensili diversi da quelli impiegati per gli alimenti crudi e di lavare accuratamente le mani prima e dopo la preparazione”.

In sostanza, in cucina basta seguire le normali regole di igiene e sicurezza per la prevenzione delle infezioni trasmissibili con gli alimenti, come quelle da Salmonella e Listeria. La cottura, continua Paparella, assicura la completa distruzione del virus. È sempre l’OMS a informare che i coronavirus sono sensibili alle normali condizioni di cottura e sono inattivati a 70°C.

Per quanto riguarda frutta e la verdura cruda, il professore ricorda che hanno strutture superficiali che, al contrario di carne e pesce, rendono più difficile la persistenza dei microrganismi. È comunque raccomandabile un lavaggio accurato, eventualmente, se si hanno dubbi, con l’uso di sanificanti.
Nessun problema invece per gli alimenti industriali, perché è dimostrato che le procedure di pastorizzazione e sanificazione adottate dalle aziende sono in grado di eliminare il virus della Sars, un parente stretto del nuovo coronavirus.

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