La filiera vitivinicola, così come tutta quella agroalimentare, può continuare ad operare nella sua totalità, almeno fino al 25 marzo secondo l'ultimo decreto emanato per l'emergenza da Coronavirus. La produzione di vino richiede, però, controlli e certificazioni.
In linea con le norme per il contenimento dell’epidemia di Covid-19 volte a limitare l’accesso di persone alle cantine, gli organismi di certificazione rappresentati in Asso-OdC (Agroqualità SpA, Ceviq Srl, Parco 3A-PTA, Siquria SpA, TCA Srl, Triveneta certificazioni Srl, Valoritalia Srl), che insieme controllano oltre il 95% del vino italiano, hanno implementato di comune accordo procedure straordinarie per garantire la continuità della certificazione dei vini italiani
L’accordo concertato con il Ministero delle Politiche Agricole prevede che i produttori di vino si possano autocertificare su alcuni requisiti, la cui verifica diretta prenderà poi luogo al termine dell'emergenza. Soddisfatto il presidente di Asso-OdC, Luca Sartori, che ha commentato con soddisfazione l'accordo firmato con il Mipaaf: "Le procedure adottate ci permettono di conseguire degli obiettivi irrinunciabili: il rispetto della normativa emergenziale, la continuità del servizio e la protezione degli operatori nostri e aziendali, considerato il fatto che limitiamo al massimo gli accessi fisici nelle aziende".