Un network tra tutte le realtà che si occupano di sviluppo della bioeconomia e delle filiere agroalimentari. Le basi sono state gettate in Friuli Venezia Giulia, grazie all’incontro organizzato da Agrifood Fvg e che ha visto la partecipazione di altre otto agenzie simili del resto d’Italia, operanti in Lombardia, Piemonte, Liguria, Abruzzo, Sardegna, Emilia Romagna e Veneto.
Ad aprire i lavori è intervenuto Massimiliano Fedriga nel doppio ruolo di presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e di presidente della Conferenza delle Regioni.
“Per evitare sovrapposizioni e sprechi e rispettare i tempi indicati dall’Europa nella gestione non solo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma anche della programmazione 2021-27 e di tutte le azioni statali e regionali è fondamentale trovare soluzioni sì nazionali ma che partano dai territori – ha detto Fedriga – servono cioè tanti protagonisti ma all’interno di una squadra. E le agenzie di cluster possono giocare proprio questo ruolo sia nel confronto con i diversi stakeholder, sia in quello con la stessa Conferenza delle Regioni. Ed è questa ultima interlocuzione che metto a disposizione del network che si sta creando, in maniera da concordare una visione di futuro che deve essere molto concreta”.
I lavori sono stati introdotti dal presidente di Agrifood Fvg, Claudio Filipuzzi, che ha sottolineato come proprio il Friuli Venezia Giulia sia stata la prima Regione in Italia a essersi dotata di un “Documento di primo posizionamento” in materia di bioeconomia.
“Ci troviamo in un periodo spartiacque, tra prima e dopo la pandemia – ha detto Filipuzzi – e la direzione futura è legata inevitabilmente a modelli improntati a una maggiore sostenibilità, in tutti i sensi: ambientale, economica e sociale. Spesso le progettualità non si esauriscono nel locale, ma per raggiungere gli obiettivi prefissati sono strategiche le interlocuzioni a livello nazionale ed europeo”.
L’attività quotidiana è il filo conduttore che lega le diverse agenzie sparse nella penisola. Si va dalla rappresentanza, al clustering, dall’innovazione alla formazione. E nella nostra regione Agrifood Fvg si è anche occupata della disciplina semplificata per le Piccole produzione locali e della gestione del marchio regionale “Io Sono Friuli Venezia Giulia”.
Hanno poi presentato l’attività delle rispettive agenzie Fabiana Gatto della Lombardy Green Chemistry Association della Lombardia, Giorgio Boero del Polo C Green Proplast del Piemonte, Michela Mazzoccoli del Ticass della Liguria, Lorenzo Profico del Polo Agire dell’Abruzzo, Tonina Roggio del Porto Conte Ricerche della Sardegna, Dario Valluari del Polo Agrifood Miac del Piemonte, Marco Foschini del Cluster Er dell’Emilia Romagna e Stefano Marabotto di Innosap del Veneto.
Spesso, è stato detto, gli imprenditori, specie se piccoli, passano la giornata in vigna, in stalla o in serra e quindi non hanno il tempo materiale per lavorare su una strategia di sviluppo. Specie se l’altro grido di aiuto che lanciano è legato alla semplificazione di tutti gli adempimenti amministrativi e burocratici. Quindi, fondamentale è il ruolo delle agenzie di cluster nel tradurre in idee le loro aspettative. C’è un passaggio culturale, infatti, che andrebbe alimentato: passare da una logica progettuale in base ai fondi a disposizione, quindi privilegiando il contenitore rispetto al contenuto, a una capace di creare dei progetti di per sé validi e in grado, poi, di attrarre le risorse finanziarie.
Nelle conclusioni, il presidente Filipuzzi ha voluto sottolineare il doppio fronte che accomuna tutte le agenzie.
“Siamo interfaccia per la pubblica amministrazione che si aspetta da noi una lettura corretta delle esigenze delle imprese in contesti che ormai sono multisettoriali – ha spiegato – e allo stesso tempo siamo interpreti per le stesse imprese nei rapporti con il mondo della ricerca e delle istituzioni”.
Da questo primo confronto è emerso l’interesse da parte di tutti i soggetti coinvolti di dare vita a un tavolo permanente, focalizzato su argomenti mirati, partendo per esempio, come ha proposto Filipuzzi, da una mappatura delle competenze a disposizione. Altro obiettivo già proposto, poi, è quello di creare una rete delle Demofarm, cioè delle aziende agricole pilota, sperimentali e modello presenti nelle diverse regioni. Agrifood Fvg si è proposto per coordinare questo tavolo, anche per sfruttare il filo diretto con l’attuale presidenza della Conferenza delle Regioni guidata proprio da Fedriga.