Arriva dalla Francia la discussa Nutri-score, anche definita "etichetta a semaforo", che calcola il valore nutrizionale di un prodotto e assegna un colore ad ogni alimento in base al livello di zuccheri, grassi e sale. Intuitivamente i cibi con semaforo “verde” sono da preferire rispetto a quelli “rossi”. La Nutriscore è stata combattuta dall'Italia perchè si sostiene che il “semaforo” penalizzi la dieta mediterranea e, più in generale quindi, i prodotti Made in Italy. L’alternativa proposta dal nostro paese è infatti la NutrInform Battery. Ne avevamo parlato nella nostra rubrica Be Careful.
Sempre dalla Francia arriva ora un'ulteriore proposta: una nuova etichetta alimentare progettata per aiutare i consumatori a controllare più facilmente l’impatto ambientale degli alimenti che vorrebbero acquistare. E' sempre più diffusa infatti a livello globale la consapevolezza che ciò che mangiamo ha un impatto sia sulla salute umana, sia su quella del pianeta. Basti pensare che la produzione alimentare è responsabile di un quarto di tutte le emissioni di gas serra.
Nonostante ciò, la maggioranza della popolazione francese afferma di non sentirsi abbastanza informata sull’impatto ambientale e sulla salubrità del cibo prima di comprarlo. Alla luce di queste dichiarazioni, Eco CO2 ha sviluppato un’app per smartphone per alimenti sostenibili di nome Etiquatable e ha prodotto una nuova etichetta alimentare, la quale funziona attraverso un calcolo del punteggio denominato “Eco-Score”.
Quest’ultimo assegna ad ogni prodotto un punteggio da 0 a 100 a cui è attribuito un corrispettivo colore tra verde scuro o chiaro, giallo, arancione e rosso e una lettera dell’alfabeto da A a E per facilitare al cliente la comprensione dei risultati. Gli alimenti che ottengono un punteggio da 0 a 20 ricevono una E (rosso), quelli da 20 a 40 una D (arancione), quelli da 40 a 60 una C (giallo), quelli da 60 a 80 una B (verde chiaro) ed infine quelli da 80 a 100 una A (verde chiaro).
Il modo in cui viene calcolato il punteggio è molto complesso ed è basato su un’equazione matematica che tiene in considerazione la valutazione del ciclo vitale di ogni alimento e sull’impatto medio del trasporto di particolari alimenti, tenendo conto della provenienza di ogni singolo ingrediente di cui il cibo è composto.
L'ideatore spera che l'Ecoscore si diffonda tra i consumatori per guidarli nello loro scelte nutrizionali, consentendogli di capire immediatamente e nella massima trasparenza l’impatto che un determinato prodotto potrebbe avere sull’intero pianeta.
Funzionerà? Lo scopriremo solo vivendo...