Valle Pantani

Giovanni Cilenti ci spiega come è riuscito a rivitalizzare l'attività di pesca di laguna

 

·  Quale valore aggiunto dà il Friuli Venezia Giulia alla sua azienda?
Sono arrivato dal vicino Veneto cinque anni fa.
Nel Friuli Venezia Giulia ho trovato un’opportunità di diversificazione aziendale.
Non che in Veneto non ci fossero simili opportunità di investimento, ma la biodiversità della flora e della fauna e soprattutto la qualità delle acque della Laguna di Marano mi ha portato qui.
Per allevare dei buoni pesci ci vuole una buona acqua. Abbiamo deciso di valorizzare quest’intorno realizzando una produzione esclusivamente biologica (quindi senza utilizzo di mangimi e antibiotici). E’ per questo che i nostri branzini ci mettono almeno quattro/cinque anni per essere commercializzabili.
Gli sforzi economici che abbiamo sostenuto per riportare Valle Pantani ad essere viva e vitale per i pesci che allevo sono molti e non è mai finita, per fortuna esistono specifici contributi Europei/Regionali  legati alla pesca che aiutano molto una nuova realtà come la nostra.
 
·  Cosa si aspetta dal futuro? Cosa servirebbe al settore agroalimentare FVG per crescere ancora?
Questo è il primo anno che raccogliamo i “nostri frutti”. Finalmente inizieremo a pescare, quindi in un futuro prossimo mi aspetto tanto pesce… Mi auguro che il mercato riconosca nel mio prodotto il valore legato al metodo di allevamento e all’impegno che quotidianamente ci mettiamo per mantenere questa Valle.
 
Il settore agroalimentare del FVG legato alla Vallicoltura non esiste in regione, deve ancora crescere. Mi auspico di creare una buona sinergia con le altre Valli della Laguna, in modo da ridonare il giusto prestigio a questo metodo di allevamento e la visibilità nel mercato che spetta al prodotto che offriamo.
Inoltre, in questo settore serve maggior tutela per noi produttori rispetto alla legislazione vigente: per mantenere la Valle viva e vitale dobbiamo fare anche un'enorme manutenzione dell’intorno e questo sforzo di miglioramento ambientale non ci viene ancora riconosciuto. Ad esempio dobbiamo difenderci dagli uccelli predatori, che trovano nell’allevamento un pascolo ricco a danno delle nostre tasche. Tuttavia, non mi spiego perché mentre un lupo che mangia una pecora in Trentino venga abbattuto, mentre qui uno stormo di cormorani che fa razzia in un allevamento debba essere mantenuto, con rischio di procedimento penale in caso di abbattimento.
 
·  Qual è il segreto per riprendere un'antica tradizione come quella dell'attività di pesca in laguna nel 2020 ed avere successo?
Credo siano tre le parole chiave: passione, rispetto e conoscenza.

PASSIONE per questi luoghi, che con la nebbia ed il grigiore autunnale in quelle sere in cui scende presto il buio in inverno possono risultare anche malinconici. Una passione per la vita che qui si esprime in maniera assoluta attraverso piante ed animali a volte rari.
RISPETTO per quest’arte, che è antica e in massima sintonia con l’ambiente. Rispetto per l’ambiente stesso e per la sua biodiversità. Rispetto per i naturali tempi di accrescimento del pesce. Noi, infatti, non utilizziamo né mangimi, né antibiotici.
CONOSCENZA. Il Vallicoltore deve conoscere e riconoscere i cambi delle maree, i periodi di monta del pesce e la qualità delle sue acque. Deve controllare e mantenere l’ambiente circostante. Deve sapere quando pescare e quando dividere i branchi.
E’ per tutto questo che ho scelto di avviare un allevamento di pesce estensivo e biologico.
 
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